In questi giorni sta andando in onda su Rai1 una serie-documento dedicato agli azzurri e in particolare alla loro preparazione in vista dell’inizio degli Europei, in molti hanno dichiarato ed interpretato tale progetto, come un’iniziativa per riconquistare la tifoseria azzurra dopo la mancata qualificazione ai mondiali del 2018.
L’ultima grande soddisfazione, lo ricordiamo molto bene, risale al 2006 e da allora, da quella grande gioia e festa la gestione, la preparazione, la formazione in campo ha subito molti cambiamenti, addii e diverse impostazioni.
Oggi gli azzurri si presentano con una nuova identità e personalità che non vorremmo mai paragonare a quella vincente guidata da mister Lippi, in quanto i paragoni non profumano mai di eleganza e di fair play, quello che è certo, si misura nel supporto appassionato di una tifoseria che non hai mai abbondato il sogno azzurro anzi silente e fiducioso ha aspettato il rilancio che ha fornito il suo primo assaggio nell’amichevole contro il Praga dove la formazione italiana ha dimostrato una convincente preparazione atletica e determinazione.
E’ prevedibile osannare una grande squadra dopo che ha raggiunto l’obiettivo e prima di ciò dedicare solo brevi servizi ai telegiornali o articoli su pillole di informazioni riguardante esclusivamente la preparazione nelle sue varie fasi e nulla di più.
La particolarità, questa volta, è proprio investire su un racconto dettagliato, incalzante e sempre più coinvolgente su come i nostri azzurri si siano riformulati in diverse direzioni per arrivare all’impostazione di oggi.
La descrizione di come è stato creato il nuovo gruppo, dai giocatori allo staff tecnico e poi ancora le paure e gli ostacoli da superare tra le assenze a causa del Covid e degli infortuni , poi proseguire con la parte dedicata al rapporto tra la squadra, la stampa e i tifosi, per concludere con le emozioni e la preparazione che vengono vissute durante le pre-partite.
Fino al 10 giugno seguiremo il viaggio sotto i riflettori, compiuto dalla Nazionale Italiana di Mister Mancini, che ha spalancato le porte del suo quartier generale di formazione e costruzione.
La serie-documento ha suscitato curiosità e approvazione , la formazione italiana ci ha donato una generosa disponibilità dei suoi momenti di coordinazione, scelte e lavoro su campo ,momenti che in passato venivano spiati dai tifosi o contesi da i giornalisti, occasioni considerati quasi completamente riservati e cedute in pochi secondi fatti di brevi immagini e dichiarazioni quasi sfuggenti soprattutto nella fase di ritiro da preparazione, eppure questa volta ci voleva qualcosa che risvegliasse dal torpore e l’idea ha funzionato.
Mancano poche ore all’esordio della prima partita ufficiale dell’Europeo 2021 che si terrà il prossimo venerdì all’Olimpico contro la Turchia e questo viaggio televisivo molto seguito sta dimostrando che possiamo vincere, perdere, uscire fuori, non qualificarci ma il sogno azzurro, non temete, non si spegnerà mai ed ora è giunto di nuovo il momento di ritornare in auge con la bravura, la convinzione e l’amore per i nostri colori.