ROMA (FLASHSPORT.EU) – Era doveroso, anzi un obbligo, prendere posizione dopo quello che è successo a Genova dove hanno perso la vita 38 persone a causa del crollo del ponte Morandi. La Serie A sta pensando di non scendere in campo nel weekend per l’inizio del campionato. Con un comunicato da parte del presidente Ferrero ed inviato a tutti i presidenti delle squadre di calcio di serie A, lo stesso presidente Doriano annuncia : “La Samp e la Fiorentina non giocano. Preziosi (Genoa, ndr) non gioca e quindi nemmeno il Milan. Ho parlato con Marotta e la Juve sabato non gioca”.
“Prevarrà il buon senso. I cittadini di Genova sono uomini coraggiosi, donne meravigliose, forza Genova. Faccio appello ai sampdoriani e a tutta la città per avere una reazione positiva” ha aggiunto Ferrero – Le partite si recuperano, i morti no. Il presidente di Lega Miccichè sta valutando la situazione e sono certo che accoglierà il mio appello, è un uomo di spessore. Sampdoria, Fiorentina, Milan e Genoa non giocano. Si è unita anche la Juventus. Non ho sinceramente il coraggio di pensare ad esultare in un momento come questo: ci sono ancora dispersi sotto le macerie, non posso pensare di mandare in campo i miei ragazzi. Lo sport è cultura, è vita: occorre fermarsi un attimo e riflettere. A casa mia comando io. Domenica potremmo portare un messaggio di continuità di vita, ma ognuno la pensa a modo suo. Per quanto mi riguarda, sabato non giochiamo. Ho sentito l’amministratore delegato Marotta e mi ha confermato che l’intenzione della Juventus è quella di non scendere in campo, dandomi pieno sostegno. Poi ovviamente facciamo parte di una Lega e in questo senso aspettiamo la decisione del presidente Miccichè. A prescindere da questo, però, la Sampdoria non intende giocare”.
Infine un messaggio pieno di sentimenti verso la città di Genova : “Sono uomini coraggiosi e meravigliosi: viva la città di Genova, sono certo che si rialzerà ancora come ha sempre fatto. Sono certo che ci sarà una reazione positiva: si faccia sì tutti insieme che queste tragedie non si possano mai più ripetere. Rialzati, Genova!”.