SUPERCOPPA, LA CONFERENZA DI GATTUSO

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Galvanizzato dal 6-0 contro la Fiorentina, Rino Gattuso presenzia la finale di Supercoppa Italiana con la Juventus :

LA CONFERENZA DI GATTUSO : 

Come sta Petagna? Che livello di condizione ha Mertens?
“Petagna ha fatto tutto quello che doveva fare, domani lo valutiamo. A Dries dobbiamo fargli i complimenti perché sta stringendo i denti. Da quando è tornato dal Belgio sta lavorando 2-3 più degli altri. Non è al 100%”.

Juve in difficoltà. Vantaggio o svantaggio?
“Quando giochi con la Juve hai sempre svantaggi. Ha una grande mentalità, ha giocatori che vincono da 9 anni. Se pensiamo che hanno sofferto con l’Inter dobbiamo dare il 200% e dobbiamo rispettarli”.

Vittima preferita degli scherzi di Pirlo.

“Con Andrea abbiamo cominciato a giocare presto insieme nell’Under 15, 16, 18, campioni Under 21, Mondiale, abbiamo vinto tutto. E’ stato importante per la mia carriera, l’ho aiutato anche io, lui nasce numero 10, poi ha cambiato il ruolo di vertice basso. C’è grande amicizia, abbiamo condiviso tante cose dentro al campo e abbiamo fatto anche qualche guaio fuori con le nostre mogli. Spero di dargli un dispiacere. Io e lui come Bud Spencer e Terence Hill: ha preso più schiaffi da me che da suo padre”.

Sfida affidata a Valeri.
“Valeri è un ottimo arbitro , come gli assistenti. L’ultima Supercoppa a Doha c’era se non sbaglio Valeri, è internazionale ed ha esperienza, non dobbiamo pensare che sia un problema, c’è grande rispetto per lui” .

Hai un’idea di come fregare il tuo amico Pirlo?
“Ho le mie idee, non dobbiamo cascare nella trappola di pensare che la Juve sia in crisi. Difficilmente la Juve ne perde due di fila. Anche se gli mancano giocatori importanti ha una rosa incredibile. Non dobbiamo fare l’errore di pensare che la Juve sia in crisi”.

De Laurentiis voleva spostare la Supercoppa. Lei è contento di giocare?
“Nulla da dire, l’ha chiarito il presidente parlando con la Juve e la Lega”.

Quanto è importante per crescere?
“E’ una finale, portarla a casa ti può permettere di alzare l’asticella. Se perdiamo dobbiamo essere bravi a reagire perché giochiamo ogni tre giorni. Questo è un altro sport, c’è paura, c’è un’aria strana, dentro lo spogliatoio, nelle case, ovunque. Ogni giorno a causa di questo maledetto Covid c’è paura. Siamo dei privilegiati, ma è difficile. I valori reali delle squadre non sono veritieri, manca qualcosa, ma non solo per noi, per il mondo intero”.

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