ROMA, SORTEGGI CHAMPIONS LEAGUE – TOTTI : ‘CERCHEREMO DI ARRIVARE SECONDI’.

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Foto di Stefano Ghezzi

MONTECARLO – MONACO (FLASHSPORT.EU) – 

Francesco Totti in Rappresentanza della Roma, subito dopo i sorteggi di Champions League ha espresso il suo pensiero sul girone appena definito dove vede la sua Ex Squadra da giocatore, vedersela con il Real Madrid, Cska Mosca e il Viktoria Plaze.

Queste le sue dichiarazioni rilasciate a Sky Sport :

Girone equilibrato.
“Sulla carta sembra tutto semplice. L’anno scorso dovevamo arrivare terzi, invece abbiamo battuto chiunque. E’ un girone duro. Sappiamo che il Real farà un girone a parte. Cercheremo in tutti i modi di arrivare secondi”.

Il Real quanto ha perso con l’addio di CR7. Ci potevi essere anche te nel Real.
“Vediamo senza Cristiano Ronaldo che Real sarà, anche se parliamo sempre di alieni. Ha comprato tanti giocatori, è sempre il Real Madrid. Una squadra competitiva e da rispettare ogni volta che l’incontri”.

Dopo le semifinali dello scorso anno quale sarà l’obiettivo della Roma?
“Fare meglio dell’anno scorso vuol dire andare a Madrid per fare la finale, cercheremo di arrivare il più lontano possibile. Le aspettative quest’anno sono altissime, la squadra è forte. Il gruppo è unito e il mister ha grande obiettivi. Cercheremo di dire la nostra anche in campo europeo. In Italia invece è tutta un’altra storia”.

La Roma è più forte dello scorso anno? 
“E’ una squadra competitiva, durante il periodo estivo si comprano e si vendono giocatori. La società ha fatto queste scelte e penso che sia da rispettare. Ha comprato giocatori di spessore e di valore, giovani di prospettiva e punteremo forte su di loro”.

L’ultima volta che sei andato a Madrid come sei stato accolto?

“Eh, diciamo diversamente da altri giocatori. Con molti rispetto, c’erano giocatori extraterrestri che si inchinavano e mi chiedevo foto o la maglietta. Fu un giorno gratificante e che ricorderò per sempre. Diciamo che Florentino Perez ha voluto la mia maglietta con una dedica diversa da quella del solito. Mi ha chiesto lui di scrivere: “L’unico giocatore che mi ha detto di no”.

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