Nicola Pietrangeli ha vinto il premio sportivo per la carriera consegnato dai corrispondenti della Stampa Estera.
Presso la sede dell’associazione in Via dell’Umiltà, a Roma, il due volte campione del Roland Garros (1959 e 1960) ha ricevuto il premio dal Comitato Sportivo composto da Alba Kepi, Elizabeth Missland, Dundar Kesapli, Maarten van Aalderen e Baris Seckin.
Emozionato e commosso, l’ex tennista ha dichiarato :
“Questo premio inaspettato mi rende molto felice perché non si tratta solo di campanilismo ma è il riconoscimento di chi lavora e si interfaccia con l’estero. Ho parlato anche con chi lo ha vinto prima e sono molto contento di aggiungermi a questo club di persone scelte dalle testate di tutto il mondo”.
Esperienza ed eleganza, il quasi novantenne Pietrangeli, ripercorre la sua carriera che ancora oggi emerge negli annali dello sport non solo in Italia :
“Questa cosa mi fa volare. Ci sono dei campioni che hanno fatto più di me e spero che anche loro verranno ricordati così. Per me ha fatto la differenza rimanere a Roma, una piazza difficile ma che ti apprezza”.
IL PREMIO ALLA CARRIERA DI PIETRANGELI
Il Premio Sportivo dell’Associazione della Stampa Estera nasce nel 1991 e tra i tanti premiati in oltre trent’anni si possono annoverare Deborah Compagnoni, Dino Zoff, Roberto Mancini, Federica Pellegrini, Francesco Totti e Zinedine Zidane.
Ambasciatore del tennis italiano nel mondo, Pietrangeli ha parlato del tennis di oggi e ha speso splendide parole per Jannik Sinner:
“Fare paragoni tra la mia era e quella attuale è impossibile, ma posso garantirvi che Sinner è uno che andrà molto avanti e farà bene. Se vincerà uno slam? Se lo sapessi andrei a scommettere”.
Sono stati tantissimi gli aneddoti raccontati ai corrispondenti della stampa straniera.
Uno dei più interessanti riguarda l’intitolazione dello Stadio della Pallacorda, voluto al tempo dall’ex presidente del Coni Gianni Petrucci e dal presidente della FITP Angelo Binaghi.
“L’impianto mi venne intitolato nel 2006, Petrucci mi disse di andare al Foro Italico perché mi avevano fatto un regalo. Lui e Binaghi mi disserò che mi avrebbero intitolato lo Stadio della Pallacorda ed io chiesi perché non avessero scelto di dedicarmi al centrale. Loro mi dissero che il Centrale era nuovo e poteva essere ricostruito da un momento all’altro, mentre quello che oggi è Stadio “Nicola Pietrangeli” è un monumento”.
Il 2023 sarà un anno importante per il tennis azzurro, che per la prima volta ospiterà gli Internazionali BNL d’Italia per due settimane: “
Questo è un grande successo per la federazione, il presidente ci teneva moltissimo. Non sarà facile perché i tabelloni saranno più grandi, ma nelle ultime stagioni il torneo è stato un successo quindi mi sento di dire che il meteo sarà l’unica vera incognita perché la macchina organizzativa è rodata. I giocatori vengono davvero volentieri a giocare il Masters 1000 ed il WTA 1000 di Roma, non lo dico per campanilismo ma perché lo so. Il centrale sarà pieno e lo sarebbe anche se fosse più grande”.