ROMA- La Capitale punta ai Campionati del mondo del 2027. Gli Europei che dal 7 al 12 giugno verranno organizzati in città, potrebbero fare da apripista ad un appuntamento ancora più ambizioso: i Giochi Mondiali. Il desiderio di ospitare anche questo evento era noto. Ora c’è anche l’ufficialità.
Formalizzata la candidatura di Roma
Roma ha dunque illustrato al Consiglio della World Athletics, il proprio dossier. Lo ha fatto in un lungo video in cui sono stati registrati anche i messaggi video del ministro dello sport Andrea Abodi e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Dopo l’edizione del Sol Levante, prevista nel 2025 a Tokyo, potrebbe quindi essere la volta della Capitale che deve battere la concorrenza di un gigante come la Cina. Venerdì 23 febbraio la canidatura è stata presentata al finlandese Antti Pihlakoski , il presidente della commissione di valutazione. Per la prossima settimana è prevista la decisione finale.
Nel giorno in cui l’Italia celebra nuovi record italiani, come quello sugli 800 metri indoor di Lorenzo Simonelli (esercito) e dell’ azzurro Catalin Tecuceanu (fiamme oro), fatti registrare a Madrid, è arrivata un’altra notizia che garantisce ulteriore linfa in un serbatoio mai, come in questi anni, ricco di giovani promesse. Va però prima superato un ostacolo che non è di quelli che incontrano in pista gli atleti.
I soldi che servono dal Governo
“Alla documentazione presentata – ha fatto notare la Fidal – manca però un tassello di primaria importanza: la lettera di garanzia trasmessa dal Governo non recepisce tutte le indicazioni di World Athletics, e in particolare, fatto di sostanziale rilevanza, non esprime la copertura dell’intervento economico descritto nel budget della manifestazione. Per trasmetterne alla World Athletics una versione completa di tutto c’è tempo- si legge nel comunicato- nei fatti, fino alla riunione di Consiglio che prenderà la decisione finale”.
L’intervento dello Stato, prosegue la nota, è quantificato nel dossier di candidatura in 85 milioni di euro, che vanno intesi come “un vero e proprio investimento, non solo sull’atletica, ma su tutto lo sport italiano, con benefici al sistema Paese”. E così si apprende che “Dalla sola fiscalità generale, ritornerebbero nelle casse dello Stato tra 97 fino a 165 milioni di euro, frutto di un fatturato totale che oscillerebbe tra i 592 e i 991 milioni di euro”. Ne beneficerebbe soprattutto il turismo “con presenze collegate all’evento stimate tra le 240 e le 257 mila totali, con permanenza tra 2,4 e 3,8 giorni pro-capite e una spesa giornaliera tra 156 e 211 euro al giorno”.
Un investimento economico e sportivo
Insomma, oltre che condizione essenziale per contendere alla Cina l’organizzazione dei mondiali 2027 (già faranno gli indoor del 2025), i soldi del governo rappresenterebbero un concreto investimento per lo sport e per l’economia della Capitale. “I Mondiali a Roma – ha commentato il presidente Fidal Stefano Mei – sarebbero un perfetto anello di congiunzione tra stelle già affermate come Gimbo Tamberi, che potrebbe ricevere uno stimolo straordinario ad allungare la carriera, ed emergenti dal talento cristallino come Mattia Furlani e Larissa Iapichino, che proprio qui potrebbero ricevere una definitiva consacrazione”. Il numero uno della federazione italiana di atletica si è detto “certo” che “a livello livello governativo, dove il sostegno agli eventi internazionali di ogni disciplina sportiva non è mai mancato, si terrà conto anche di questo”. Alla Capitale serve il contributo del Governo, per coronare l’obiettivo di portare a Roma i mondiali di atletica.