LOTITO DURO CONTRO KEITA, ‘NON ACCETTO RICATTI’

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ROMA (di Stefano Ghezzi) – Adesso basta! Il presidente della Lazio Claudio Lotito interviene sul caso Keita e mette i puntini sulle ‘i’. Da la sua versione in qualità di patron Biancoceleste e fa capire che non accetterà l’offerta della Juventus se non verrà alzata dagli attuali 15 milioni di euro. Lotito non vuole scendere a compromessi e lo fa grazie all’intervista rilasciata sulla Gazzetta togliendosi molti sassolini dalle scarpe, in maniera diretta ma elegante : “Keita ha rifiutato un rinnovo da 2 milioni a stagione e ha detto no alle offerte da oltre 30 milioni di Napoli e Milan. Perchè dovrei cederlo alla metà? Questa manovra configura il reato di estorsione”.

Parole dure, che dimostrano quanto a Lotito dia fastidio l’atteggiamento arrogante dello stesso ragazzo e del suo procuratore Calenda, che fino adesso ha fatto dichiarazioni al quanto contraddittorie, dichiarando prima di non aver ricevuto nessuna offerta dalla Lazio e successivamente che le offerte dalla società capitolina, non erano all’altezza del potenziale del giocatore. Ma insomma, l’offerta è stata fatta o no? Silenzio da parte di Calenda.

Chi invece non ha fatto silenzio è lo stesso Lotito, che sempre sulle pagine della Gazzetta punta il dito contro lo strapotere dei procuratori: “Non strapotere, abuso di potere. Questi signori tra l’altro, non essendo tesserati, non sono neppure assoggettabili alla giustizia sportiva. C’è uno studio che valuta in 800 milioni le spese sostenute ogni anno in tutta Europa per le commissioni dei procuratori. Sono soldi che escono dal sistema e non vengono reinvestiti. In Italia ci sono società che mettono a bilancio 50-60 milioni l’anno per le commissioni. Sono soldi che perdiamo. Nell’ultimo accordo collettivo abbiamo inserito una norma, non coercitiva, che indica al 3% delle compravendite l’importo delle commissioni. Ma viene disattesa”.

Un ‘altra risposta alle dichiarazioni di Calenda e dello stesso Keita, la consegna sempre il presidente, entrando nel dettaglio delle tante offerte ricevute per il giocatore: “Ce ne sono state tre ufficiali, tutte documentabili. Il Milan ci avrebbe dato 35 milioni, il West Ham 32, il Napoli 30. Keita e il suo procuratore hanno risposto che non interessava nessuna delle tre, che la destinazione gradita era la Juve. Il giocatore me lo ha ribadito ad Auronzo di Cadore. La società bianconera ritiene congrua la somma di 15 milioni, io però non posso cedere un giocatore alla metà dell’offerta più bassa tra quelle ricevute”.

Attendiamo naturalmente la contro risposta da parte di Calenda e dello stesso Keita, ma una cosa è certa, La Lazio fa bene a non ‘svendere’ un suo patrimonio. Qualcuno potrebbe dire che lo perderà a parametro ‘0’ l’anno prossimo. E’ vero, ma conoscendo Lotito non farà passare un buon campionato a Keita. Se la tribuna sarà la sua casa, il ragazzo forse, dovrà fare non uno, ma due passi indietro e abbassare la testa, altrimenti l’anno prossimo la sua destinazione sarà una squadra che lotterà per non restare nella colonna di destra in classifica. Lo stesso Marotta ha dichiarato che ‘tutto quello che succederà non sarà colpa della Juve.’ Calenda è avvisato!

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