ROMA (FLASHSPORT.EU) – “Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”, dissero i bravi al povero don Abbondio. In pratica è quello che ha vissuto in questa stagione la ‘povera’ Lazio di Simone Inzaghi. Povera perchè non è riuscita a fare il famoso salto di qualità tanto sperato da tutto il popolo Laziale.
A pensare che le cose si erano messe subito bene. La lazio era quotata tra l’ottavo e il decimo posto in classifica eppure ha iniziato la stagione vincendo la SuperCoppa Italiana contro la Juventus, non una squadra qualsiasi e avendo una crescita constante anche in campionato, segnando una raffica di gol, 89 a fine campionato, grazie a tutti i componenti della rosa, in particolare Immobile, Milinkovic, Luis Alberto, Anderson e Leiva ; per non parlare del partente De Vrij. Chiude al quarto posto (a pari punti con l’Inter) con tanto e tanto rammarico.
Che cosa è andato storto? L’altitudine! Ogni volta che in questa annata, la Lazio poteva dimostrare qualcosa, o meglio, doveva dare una certezza, ecco fatto che il giocattolo dimostrava qualche crepa. E’ successo con le due partite contro il Napoli (1-4 ; 4-1), Contro il Milan, contro il Salisburgo in Europa League, contro il Crotone poco piu di 8 giorni fa e contro l’Inter di Ieri sera. Ha avuto piu Match-ball la Lazio quest’anno che tante altre squadre messe insieme. Non sfruttare certe occasioni, è sinonimo di poca maturità sia calcistica, che societaria.
Inutile parlare dei torti subiti. E’ ormai un discorso che non regge più, anche perchè è come sparare su un muro di gomma. La Lazio ha subito torti mirati e confezionati nel migliore dei modi, ma tirando le somme, nonostante le forti lamentele di tutta la piazza, nessuno è stato sensibilizzato dal risolvere il problema o al massimo, evitare il proseguo di certi errori. A conti fatti i ragazzi di Inzaghi hanno perso sul campo circa 10 punti per colpa di arbitri, Var e assistenti non all’altezza.
Nonostante questo, i Biancocelesti si sono visti sfuggire da soli un importante risultato come quello di approdare in Champions League. Hanno giocato e sperato fino all’ultima partita, ma i punti persi contro il Crotone hanno bilanciato in maniera negativa dando all’Inter di Spalletti la linfa necessaria di venire a vincere a Roma. Vincendo a Crotone, con l’Inter era semplicemente una festa per tutti i 70mila giunti all’Olimpico. Un dejavù già visto a Salisburgo, 5 minuti di pura follia che infrangono sogni di gloria.
Ora si riparte. Una nuova stagione con altrettanti obiettivi. Tante certezze ma anche tanti punti interrogativi. Cosa farà la società? Crederà nell’Europa League, competizione alla portata dei capitolini? In Campionato? Quale sarà la meta ambita? Arriveranno i tanto desiderati rinforzi alla corte di Mister Inzaghi?
La partenza di De Vrij pretende un centrale difensivo dalle caratteristiche possenti. Urge con estrema caratura un portiere con esperienza. Per non parlare di un vice-Immobile con caratteristiche simili e che si adegua al gioco di Inzaghi.
Ormai i giochi sono fatti, e se ‘questo matrimonio non s’è fatto’ non significa che non potrà mai farsi. Dagli errori s’impara e ci si organizza. Ora tutto sta nelle mani di chi capisce che il ferro va battuto quando è caldo.
Il mercato è alle porte, manca poco…e tutti aspetteranno le mosse che decreteranno cosa potrebbe succedere a Formello.