Se dopo meno di due minuti vinci 1-0, e a fine partita 7-3, stai giocando sicuramente alla PlayStation.
Invece no. E’ verità, è Realtà. La Lazio strapazza la Sampdoria, vittima sacrificale degli oltre 4omila all’Olimpico.
Partita stellare, che consegna definitivamente sul podio dei migliori in campo, giocatori come Keità, rivelazione del settore giovanile della stessa Lazio, Immobile, una certezza li davanti, Anderson, tutta corsa e sacrificio e una difesa che adesso non si limita solo a proteggere, ma che si traveste anche da realizzatore.
Insomma, Mister Inzaghi ha creato un qualcosa che nessuno si aspettava. Possiamo dire con certezza che la Lazio è la rivelazione di questo campionato. Inzaghi è il miglior allenatore giovane della Serie A, e il popolo Biancazzurro ne deve essere fiero. Davanti a Mancini, Mihajlovic e Pancaro è andato in onda lo spettacolo dei Gol. Davanti ai 40mila dell’Olimpico, la terza vittoria di fila della Lazio viene scandita dai gol di Keita, Immobile (doppietta), Hoedt, Felipe Anderson, De Vrij e Lulic, mentre la rete di Linetty (2-1) dà una ‘finta’ illusione per riaprire la gara e la doppietta di Quagliarella integra solo il 7-3 finale.
Piene di significato ed entusiasmo le parole di Patric a fine partita : “La squadra è entrata in campo con la consapevolezza che se avesse vinto sarebbe andata in Europa. Siamo stati concentrati dall’inizio alla fine, è stata una bella giornata anche con lo stadio pieno. Siamo davvero contenti, dobbiamo continuare così perché possiamo fare qualcosa di ancora più bello. Lo spogliatoio è pieno di belle persone e buoni giocatori, siamo tutti fratelli e in campo si vede. Corriamo l’uno per l’altro, le cose stanno andando bene anche per questo. Ora guardiamo avanti, dobbiamo essere sempre più cattivi e allenarci sempre di più. Questo deve essere un punto di partenza, continuiamo a guardare in alto. Oltre ai titolari esistono tanti altri giocatori che fanno bene, chi entra dalla panchina fa sempre bene. Questa è la nostra forza. Siamo tutti forti e diamo tutti il massimo: chi gioca da titolare e chi entra a partita in corso”.
Mancano poche giornate alla fine di questa annata stellare per la squadra di Lotito, ma sembra che non ci si accontenta del 4° posto. 70 punti, 70 gol fatti e li a 5 punti (in attesa di Milan-Roma) ci sono proprio loro, i cugini Romanisti, vittime di tanti proclami ad inizio anno, ma ridotti poi ad inseguire una realtà consacrata come la Juventus. Caduti nel Derby, i ragazzi di Spalletti hanno vissuto una settimana pesante, tanto che lo stesso allenatore si è lasciato andare a dichiarazioni di alzata bandiera bianca, definendo il secondo posto un ottimo risultato e il terzo posto, un buon risultato. Forse non credeva che in pochi giorni poteva rivedere cosi vicino la Lazio che tra l’altro ha un calendario leggermente migliore, visto che la stessa Roma deve affrontare in ordine di tempo Milan, Juventus e Genoa lontana solo 5 lunghezze dalla retrocessione. In contemporanea la Lazio incontrerà sabato prossimo una Fiorentina che non può chiedere più nulla a questo campionato e poi un Inter in balia di un allenatore in confusione e una contestazione con il popolo nerazzurro sempre più pesante.
Osare, Credere.
Europa raggiunta, Finale di Coppa Italia, Finale di SuperCoppa Italiana, un dejavù visto due anni fa, ma con ora con una realtà ben diversa. Un signor allenatore, una squadra motivata ed unita ; uno spogliatoio che lavora per la squadra, una Società sana on 1000 progetti per i suoi tifosi, e non ultimo, uno Sponsor, Seleco, che ha reso la Storia della Lazio un presente ricco di ricordi ed emozioni.
Insomma l’anno dispari ha portato Olimpia ancora più in alto, proprio come recitava lo striscione esposto della Nord : “Torna a volare nei cieli d’Europa”.