ROMA (FLASHSPORT.EU) – In Romania come a Ferrara, ed Inzaghi già rischia grosso. In vantaggio contro la Spal, rimontati e sconfitti. Oggi contro il Cluj in Romania lo stesso film con scene simili che ripercorrono un disagio in panchina e in campo. La squadra Biancoceleste lascia infiniti dubbi e poche certezze, il contrario di quello che si è tanto parlato nel pre-campionato. Purtroppo le vittorie estive contro squadre di bassa classifica o di categorie inferiori, non fanno testo, ma possono solo illudere un risultato vinto sulla carta.
La stessa Vittoria contro la Sampdoria e il pareggio nel derby contro la Roma, avevano illuso con una serie di punti raggiunti ma che però non hanno avuto proseguo. La sconfitta di Ferrara aveva allarmato l’ambiente, ma la sconfitta di questa sera conferma ancor di più che il problema è serio. E’ inutile sentir dire da Acerbi, Lulic, Parolo o lo stesso Inzaghi che bisogna ‘ripartire, lavorare e pedalare’. Il treno è già in viaggio, ma se già si è in affanno al 19 settembre, la questione è di seria importanza, e il ‘copia/incolla’ delle dichiarazioni post-gara, cominciano ad essere scomode come arrampicarsi sui vetri.
Le scelte di Inzaghi lasciano perplessi. Lascia a casa Immobile e Luis Alberto, dando fiducia a Caicedo e Correa, che in 95′ contro il Cluj, non si sono mai trovati. Cambi sbagliati, senza un perchè. Fiducia a giocatori come Vavro che non hanno dimostrato nulla nella loro carriera calcistica. Malumori nello spogliatoio visto che Proto con esperienza Europea, è costretto a vedere sempre il suo collega titolare senza poter dimostrare i suoi progressi. Molti addetti ai lavori hanno sempre lamentato la ‘coperta troppo corta’ sia in attacco, sia in difesa, ma puntualmente smentiti dalla società. Giustamente bisogna aspettare per poter giudicare, ma come dicono i Vecchi di paese : ‘Rosso di sera, bel tempo si spera.’ Ed infatti la coperta risulta essere Mini, visto che la panchina non ha le stesse qualità dei titolari. E’ una panchina da categoria inferiore cosa che non può garantire le tre competizioni della Lazio al quale Inzaghi, la dava come protagonista per le prime posizioni in classifica.
Può una società cosi prestigiosa, avere già questi problemi a 30 giorni dall’inizio del campionato? Può un allenatore come Simone Inzaghi rischiare il posto per le sue scelte azzardate e ripetitive? Cosa vuole dimostrare? Vuole lanciare un messaggio alla società, ai giocatori o ai tifosi?
Ora c’è il Parma in casa, e mercoledi prossimo l’Inter di Conte. Cosa vuole fare Inzaghi?