Dopo Klopp è la volta di Carlo Ancelotti. In Conferenza stampa allo Stadio de France, il tecnico dei madrileni, presenta cosi la finale di Champions League insieme a Marcelo e Courtois :
Seconda finale per Benzema contro il Liverpool, che differenza c’è?
“Rispetto al Benzema della prima volta ha più carisma, dentro e fuori dal cambio. Quello che non è cambiata è la sua qualità”.
Di nuovo il Liverpool…
“Nel 2014 abbiamo avuto con giocatori con problemi, ma abbiamo vinto comunque. Se un giocatore è lesionato, non può giocare. Se scende in campo vuol dire che può starci, ma è una finale e tutti i giocatori daranno tutto. Non cambierà il risultato della partita”.
Klopp ha parlato del manto erboso del Saint Denis
“Lo sapevamo che avrebbero cambiato, ma non lo abbiamo ancora provato. Non so se ha ragione”.
Che differenza c’è con l’Everton il suo precedente club?
“È stato un grande contrasto, ma poi c’è stata una telefonata con il presidente. Arrivare alla finale è un grande successo per noi, arrivare qui è stato molto importante perché la stagione è stata molto molto buona, siamo molto vicini dal ricavare il massimo. L’ambiente è tranquillo, questa squadra gestisce molto bene questo tipo di gare. I più vecchi aiutano i giovani a tenere lo spogliatoio con più confidenza ed eccitazione”.
“C’è una grande rivalità, ho dei bei ricordi del mio tempo speso a Liverpool, sulla sponda blu. Spero che mi vogliano supportare nella partita di domani”.
“Ogni partita ha la propria storia, c’è sempre una strategia. Siamo forse un po’ meno preoccupati, la partita di Lisbona è l’inizio per le quattro finali in cinque anni”.
Che anno è stato? E’ felice?
“No sono triste (ride…) Mi è piaciuto molto quest’anno, con i miei giocatori, continuerò a goderlo. Sono molto felice, sono confidente, domani nel pomeriggio arriverà un po’ di preoccupazione. Puoi combattere questi pensieri con la forza dei calciatori”.
Formazione?
“La so ma non ve la dico”
Questa è la quinta finale, stanotte cosa sogna?”
“Non si può controllare, è la quinta finale, ho una buona memoria per tutte queste finali. È raro pensare, ma la sfida che abbiamo giocato meglio, nel 2005, l’abbiamo persa. Non dirò di giocare male ai miei giocatori, ma in una finale tutto può capitare. Dobbiamo essere pronti a tutto, abbiamo avuto il tempo per prepararla. Andiamo a fare il meglio, certo, ma non sono convinto che sia sufficiente per vincere. Nel calcio c’è qualcosa che non puoi controllare, c’è sempre lo stesso sapore, il prima è sempre molto bello e devi godertelo, almeno finché l’arbitro fischia, dopo è un’altra storia che si va a scrivere”.
Quanto merito ha per aver raggiunto questo risultato?
“Abbiamo meritato arrivare fino a ora, perché abbiamo mostrato qualità… Ma non basta nel calcio moderno. Tutta la squadra deve trovare equilibrio. Poi nella storia di questo club c’è il risorgere nel momento di difficoltà. Vincere? Lo dobbiamo meritare domani”.
Manè potrebbe essere un ottimo acquisto per l’anno prossimo?
“Ci vuole coraggio a parlare di mercato oggi. Bravo! Non parlo di giocatori di altre squadre, ma Manè è un ottimo giocatore…”