ROMA(FLASHSPORT)-L’esordio di Roberto Mancini è una ventata di aria fresca dopo mesi cupi, bui, rabbiosi. L’Italia della rinascita, copyright dello stesso allenatore debuttante, comincia il lungo viaggio verso l’Europeo 2020 in questo angolo verde della Svizzera tedesca chiamato Appenzello. «Ho buone sensazioni», dice il nuovo stratega nella piccola sala stampa del piccolo stadio di San Gallo. Ha allenato e vinto con l’Inter e il Manchester City, con la Fiorentina al debutto e con la Lazio, ma questa vigilia è diversa, più coinvolgente, forse perché attesa e voluta: «Sono onorato di essere qui e sedermi sulla panchina che è stata di grandi allenatori. Vorrei assomigliare a uno che ha vinto il Mondiale». Magari al Vecio Bearzot o al ruspante Lippi, tanto per citare gli ultimi due.
“Un’emozione diversa, unica. La più grande di tutte, sia da calciatore che da allenatore – ammette alla vigilia della partita -. Un grande orgoglio, pensando a tutti i tecnici che mi hanno preceduto”. Soprattutto a quelli che hanno vinto: “A chi vorrei somigliare? A uno che ha alzato la Coppa del Mondo…”. La strada da percorrere è lunga, ma le ambizioni non mancano per quello che Mancini definisce “un nuovo inizio”. “Le sensazioni sono buone – rivela – abbiamo passato tre giorni insieme, i ragazzi si sono applicati, hanno lavorato nonostante siamo a fine campionato. Chiaro è che si tratta della prima partita, ma sono tutti giocatori bravi tecnicamente e possono giocare bene senza bisogno di stare insieme sei mesi”. L’importante, per il Ct, è che “i ragazzi giochino spensierati, con entusiasmo, e che riescano a divertirsi, anche a costo di commettere errori”. Un messaggio, quello di Mancini, rivolto soprattutto ai tanti giovani convocati per costruire la Nazionale del futuro.
“Al momento l’unica certezza è Donnarumma in porta”, si limita a dire a proposito della formazione. “Balotelli? Ha i suoi tifosi a Nizza, vediamo se gioca domani o in Francia”, nell’amichevole contro l’Olanda che l’Italia disputerà venerdì a Nizza. “Mario è un giocatore italiano, io l’ho soltanto richiamato”, dice dell’attaccante. “Se farà bene e si impegnerà – sottolinea – non ci saranno problemi. Domani mattina decido”. Chi non ha dubbi sul contributo che Balotelli saprà dare all’Italia è Leonardo Bonucci, che domani taglia il traguardo delle 78 presenze in azzurro – come Scirea e Nesta – indossando la fascia da capitano. “L’ho trovato cambiato, maturo”, assicura il difensore, che cercherà di dargli l’esempio in campo e fuori. “La maglia azzurra è una responsabilità – sostiene -, lo è ancora di più indossare la fascia. Lo farò con gioia, cercando di essere da esempio per i giovani”. Proprio come fino all’altro giorno hanno fatto con lui giocatori del calibro di Buffon o De Rossi. “Diventiamo grandi, a volte anche vecchi – conclude – non vederli, non ridere e non scherzare insieme fa strano, ma prima o poi bisogna dire basta. E guardare avanti…”.
Queste le probabili formazioni di Italia-Arabia Saudita, partita amichevole che si gioca domani in Svizzera, allo stadio Kybunpark di San Gallo (ore 20.45):
Italia (4-3-3): Donnarumma; Zappacosta, Bonucci, Romagnoli, Criscito; Florenzi, Jorginho, Cristante; Politano, Balotelli, Insigne. All.: Mancini.
Arabia Saudita (4-5-1): Mosailem; Harbi, Os Hawsawi, Bulaihi, Mowalad; Khaibri, Jassim, Abed, Faraj, Dawsari; Muwallad. All.. Pizzi. Arbitro: Scharer (Svizzera).