Alla soglia dei PlayOff per Qatar 2022 e l’impegno fondamentale dell’Italia di Roberto Mancini contro la Macedonia del Nord, TRT Spor ha intervistato in Esclusiva Dino Zoff storico portiere della Nazionale Campione del Mondo 1982.
Mancano pochi giorni alla super sfida a Palermo tra l’Italia e la Macedonia del Nord. Che partita ci dobbiamo aspettare?
Una partita importante che vale il mondiale. Sarà di un’importanza fondamentale. Non conosco la Macedonia del Nord, ma per l’Italia la prima sfida è alla sua portata. L’altra partita Portogallo-Turchia è più delicata. Il Portogallo è una nazionale di tutto rispetto. La nuova Turchia non la conosco bene, ma io ho avuto sempre un debole per questa nazionale.
C’è grande attesa per i tifosi, vedere l’Italia di Mancini. Cosa deve fare il CT per portare il risultato a casa?
Mancini deve fare quello che ha fatto ad Euro 2020…Vincere! (ride…). L’Italia ha perso due grandi occasioni con Svizzera e Irlanda, manca ora la terza. Noi Italiani siamo capaci ti tirare fuori il meglio sotto pressione. Sono fiducioso che gli azzurri arrivino in Qatar.
La Turchia ha iniziato male, ma alla fine è arrivata ai PlayOff scontrandosi con Ronaldo. Pensi abbia possibilità?
Queste partite secche danno possibilità a tutti. Non c’è chi è più forte, i pronostici sono tutti da giocare.
Chi preferisci per l’Italia, Turchia o Portogallo?
Non mi piace dire meglio una o l’altra, lasciamo fare al destino.
In Qatar vogliono vedere Ronaldo e l’Italia ai Mondiali. Sarà delusione visto che uno dei due resterà a casa?
Certamente sarà una mancanza importante, almeno per uno di questi. Questo è lo sport non possiamo farci nulla.
In Qatar c’è stata una grande preparazione per i mondiali e tanti investimenti, Che mondiale sarà?
E’ un paese diverso. Le tradizioni calcistiche sono moderne, ma l’organizzazione porterà un mondiale spettacolare.
Il Galatasary ha pareggiato contro il Barcellona senza Messi. Passare il turno è possibile?
Il Galatasary è un’ottima squadra. Deve fare attenzione, il Barca fuori casa è forte, vedi quello che ha fatto a Napoli. E’ una partita di cartello, ma i turchi devono fare attenzione.
Che ricordo emozionante hai del tuo mondiale 1982?
Tutto! 40 anni, capitano dell’Italia e alzare la Coppa del Mondo. E’ un’emozione forte ancora oggi a pensarci. I tifosi ti ricordano sempre l’emozione che hai vissuto. Un ricordo ce l’ho quando abbiamo affrontato la Turchia, ci ha messo veramente alle corde. Era un’ottima squadra. I giocatori di livello fanno sempre la differenza.
Intervista di Dundar Kesapli – Articolo a cura di Stefano Ghezzi