DAL 2027 ROMA AVRA’ IL PRIMO OSPEDALE PUBBLICO VETERINARIO

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Il rendering del progetto per il nuovo ospedale veterinario pubblico di Roma, presentato questa mattina al canile comunale della Muratella.

La notizia che tantissimi cittadini romani amanti degli animali stavano aspettando è finalmente arrivata: a Roma nascerà il primo ospedale veterinario pubblico d’Italia.

I lavori sono iniziati questa mattina. Presenti il Sindaco Roberto Gualtieri, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, il consigliere delegato all’ambiente e tutela degli animali di Città Metropolitana Rocco Ferraro, il Presidente del municipio XI Gianluca Lanzi e il rettore dell’Università di Tor Vergata Nathan Ghiron.

LA NUOVA STRUTTURA PER GLI ANIMALI

Il costo totale per la realizzazione di questo meraviglioso progetto è di circa 6,5 milioni di euro e sarà realizzato in circa 21 mesi. Unprogetto ambizioso e innovativo finanziato con fondi comunali. Verrà ampliato il canile della Muratella. I locali del nuovo ospedale veterinario (916 mq) saranno situati principalmente al primo piano dell’edificio centrale già esistente, oltre che al piano terra dell’edificio contiguo sul retro, dove verrà realizzato il pronto soccorso con la nuova sistemazione degli spazi. Saranno inoltre ospitati nuovi ambulatori, sale di visita e ambulatori per accertamenti diagnostici.

Il nuovo ospedale veterinario avrà tre spazi comunicanti e distinti:

  • un’area dedicata al pronto soccorso con un’infermeria (attività clinica);
  • una dedicata alle sale operatorie dotata di n. 2 sale con annessi servizi (locali per preparazione chirurgo, sale ferri sterilizzata)
  • e un’altra dedicata agli altri servizi, ovvero spogliatoi e servizi igienici per il personale, locale di degenza post – chirurgica e per terapia intensiva (attrezzata con box adeguati per i cani), un laboratorio radiografico e un laboratorio analisi e locali ad uso del personale (stanza chirurghi e area relax operatori).

MA C’E’ ANCORA DI PIU’

È prevista anche la ristrutturazione e riqualificazione degli spazi di servizio, per gli uffici e per l’accoglienza del pubblico, già presenti in maggior parte al piano terra dell’edificio principale e la trasformazione della sala riunioni presente al primo piano del fabbricato retrostante l’edificio principale in una sala più adeguata alle nuove esigenze (convegni – eventuali lezioni per studenti ecc.).

Verranno realizzati 3 nuovi edifici per le cucce dei cani, corrispondenti ad un numero di 30 cucce, ciascuna delle quali può ospitare due cani; un edificio destinato al personale e alle attrezzature di supporto (servizi igienici, sala break, deposito attrezzi, un deposito cibo per gli animali e un locale impianti); un modulo dedicato alla degenza degli animali infetti, diviso in due sezioni simmetriche (Comune di Roma e ASL); un parcheggio all’aperto; un’area recintata destinata allo sgambamento e alla compatibilità dei cani; la recinzione di tutto il lotto.

A CHI E’ DESTINATO L’OSPEDALE PER GLI ANIMALI?

Il servizio sarà inizialmente rivolto agli animali ospiti delle strutture comunali. Successivamente si sta valutando di estendere il servizio alle famiglie a basso reddito adottanti dai canili comunali e dall’oasi felina di Porta Portese. A tali fini, è in corso la definizione del modello di gestione della struttura, per questo è stato istituito un tavolo interistituzionale.

LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO GUALTIERI

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha spiegato l’importanza di questa iniziativa. Di seguito le sue parole: “È una giornata storica perché dopo tutte le fasi preparatorie, dal reperimento delle risorse alla progettazione, parte il cantiere. Roma avrà finalmente un ospedale pubblico veterinario che non aveva- ha dichiarato il primo cittadino – con tutti i servizi necessari, principalmente per la cura dei tanti cani e gatti che gestiamo nelle nostre tantissime strutture prima di portarli all’adozione. Poi speriamo di poter aprire l’ospedale ai cittadini con forme e criteri che decideremo, partendo da chi adotta gli animali attraverso canili e gattili comunali. Ci siamo ispirati all’esempio di Napoli e sono partite le collaborazioni importanti con le Università, per esempio Tor Vergata che ha aperto la facoltà di veterinaria, e le Asl. È un lavoro di squadra e finalmente Roma fa un passo avanti di civiltà.

“Roma è una città grande e il Comune non è un’azienda sanitaria, quindi dobbiamo commisurare le ambizioni di aprire l’ospedale a tutti con quelle che sono le risorse. Quanto più riusciremo a rafforzare le partnership con le università e le Asl, e magari quanto più potremo contare sulla generosità dei privati, tanto più questa struttura sarà a disposizione della città. Lavoreremo anche a un modello gestionale adeguato“.

Appuntamento al 2027 allora per questo piccolo-grande passo verso la cura dei nostri amici animali.

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