Sono servite più di tre ore di gara e quattro esercizi alle Olimpiadi di Parigi per conquistare un bronzo memorabile.
È Sofia Raffaeli a vincerlo: tra cerchio, palla, clavettee nastro ha ottenuto un punteggio di 136.300. Si tratta della prima medaglia Olimpica individuale nella ginnastica ritmica per l’Italia.
Sul podio davanti a lei sono arrivate la bulgara Boryana Bul Kaleyn, con 140.600 e la tedesca Darja Varfolomeev, medaglia d’oro con 142.850 punti.
«Ci ho creduto e ci credo ancora – ha detto la “formica atomica” ai microfoni di Rai Sport subito dopo la premiazione – Volevo qualcosa in più ma questo è solo l’inizio della mia carriera e il risultato mi dà carica maggiore per le prossime olimpiadi».
Al suo esordio ai Giochi la ventenne, atleta delle fiamme oro, è stata accompagnata dall’allenatrice Claudia Mancinelli a cui ha dedicato il successo:
«Lei è stata un po’ il mio angelo – ha detto -. Mi ha fatta crescere tanto anche a livello umano, ha cambiato la mia mentalità. Di questo le sono molto grata».
UN TALENTO ALLE OLIMPIADI DI PARIGI
Già durante le qualificazioni individuali svolte ieri, Sofia aveva dimostrato talento e determinazione, piazzandosi al primo posto della classifica provvisoria.
Oggi, all’Arena Porte de la Chapelle di Parigi, la sfida per il podio ha visto atlete di altissimo livello che hanno reso più tortuoso il cammino della marchigiana verso il podio.
La partenza in pedana avviene con il cerchio, esercizio previsto per laprima rotazione.
La scelta musicale ricade su “Rescue” di Lauren Daigle,brano sulla vicinanza a coloro che si sentono persi.
Tra le difficoltà c’è anche il “Raffaeli”, un pivot in relevè con gamba libera a 180°, una flessione di 45° e il busto inclinato lateralmente.
Ad inventarlo è stata proprio la stella delle marche, ottenendo nel 2021 il riconoscimento della giuria internazionale. Prima di lei, solo l’italiana Alexandra Agiurgiuculeseera riuscita ad avere un salto che portasse il suo nome.
L’esibizione dell’azzurra dal body coordinato le vale un primo 35.250. Un inizio non eccellente che, rigettato il ricorso tentato dalla coach, la ferma al quarto posto.
Le note salentine di “Bella ci dormi” accompagnano invece la palla, uno degli esercizi preferiti dalla ginnasta di Fabriano.
La sfera rosa scivola sul corpo, passa da un braccio all’altro, rimbalza alla perfezione sull’incavo del collo.
QUALCHE ERRORE, MA LA MEDAGLIA E’ REALTA’
Sembra seguire le linee del suo corpo fin quando un lancio troppo lontano le fa scappare l’attrezzo dai piedi. La sbavatura non crea panico per la ginnasta che prontamente la recupera prima che esca fuori pedana.
È il terzo esercizio che vede la rimonta di Sofia, già campionessa del mondo nel 2022.
Volteggia con le spalle dritte e lo sguardo in alto, senza mai perdere le clavette dalle mani.
L’inquiry chiesto dalla Mancinelli dopo la conclusione della rotazione le fa guadagnare 0.30 in più in classifica.
L’omaggio alla Nazione che ospita i giochi avviene con l’ultimo brano. Testo in francese e nastro sfumato blu, bianco e rosso.
Una performance da 32.250 che, nonostante la perdita dell’attrezzo, basta per ottenere il podio.
È la sua allenatrice a rendersene conto, con un salto dalla panchina per stringere Sofia seduta accanto a lei, ancora immobile e incredula.
La medaglia di bronzo rende ancora più corposa la valigia olimpica della ginnastica italiana, dopo le vittorie ottenuta nella disciplina artistica.
Milena Baldassarri, altra azzurra in gara, ha invece ottenuto un ottavo posto, nella sua seconda olimpiade.
«Sono contenta di aver condiviso con lei questo traguardo – ha detto la ginnasta di Ravenna -. Se lo merita. Non vedo l’ora di abbracciarla».
Articolo a cura della Redazione e Isabella Di Natale