TORINO(FLASHSPORTNEWS)-Tornare alla vittoria per mettere al sicuro la zona Champions. Domenica alle 12.30, nella sfida casalinga contro il Frosinone, la Juventus vuole tornare al successo dopo il pareggio del Bentegodi contro il Verona e le sconfitte contro l’Udinese e prima ancora nel big match contro l’Inter. La squadra di Di Francesco ha il peggior rendimento esterno della Serie A ed è già stata battuta due volte dai bianconeri tra campionato e Coppa Italia. Dubbio modulo per Allegri, che in allenamento ha provato il 4-3-3 ma che alla fine dovrebbe insistere sul 3-5-2, con Vlahovic-Chiesa coppia d’attacco. “E’ stata una buona settimana di lavora come sono state le altre prima dei risultati negativi che ci sono stati. Ora domani abbiamo una partita difficile contro una squadra che gioca bene e crea. Il nostro obiettivo è tornare a vincere”, ha detto il tecnico bianconero.
Dopo due presenze da subentrato, contro il Frosinone può scoccare l’ora della titolarità per Carlos Alcaraz, che fin qui ha giocato solo 25′ con la maglia della Juventus: uno con l’Inter, tutti i 90′ in panchina contro l’Udinese e i 24 col Verona di settimana scorsa quando ha dato segnali di vivacità. Forse è anche per questo che Massimiliano Allegri sta pensando di lanciarlo dall’inizio, come ha anticipato nella conferenza stampa della vigilia: “Può giocare. È un giocatore tecnico con un buon tiro. Lui, per me, è una mezzala offensiva”.
Con McKennie spostato sulla fascia destra e Cambiaso che trasloca a sinistra (Kostic finirebbe in panchina), nel 3-5-2 Charly starebbe al fianco destro di Locatelli per dare un po’ più di imprevedibilità alla manovra offensiva bianconera, cercando di legare meglio il gioco tra i reparti, che poi è la difficoltà maggiore che ha incontrato la Juve nelle partite che non è riuscita a interpretare al meglio.
D’altronde il classe 2002 argentino tra Racing e Southampton ha dimostrato di interpretare il campo in maniera moderna: nasce centrale e si perfeziona come mezzala. In carriera è stato schierato anche da trequartista e da attaccante. Qualità che possono essere utili quando non gioca Yildiz, visto che – con Vlahovic riferimento centrale – spesso Chiesa, per caratteristiche di gioco, tende ad allargarsi lasciando il serbo troppo solo contro le difese avversarie: Alcaraz potrebbe dargli una mano in tal senso.
Resta comunque aperta la possibilità che Alcaraz inizi ancora dalla panchina, con Miretti schierato dal primo minuto e un 3-5-2 (nonostante Allegri abbia confermato di voler costruire a quattro) più scolastico e affidato maggiormente alle incursioni di Miretti stesso e Rabiot. Oppure l’alternativa con McKennie che tornerebbe mezzala riportando Cambiaso a sinistra e Kostic ad agire sulla destra.