Lutto nel mondo del calcio. Poco fa arrivato il triste annuncio: l’ex “Golden Boy” della Lazio ed eroe dello scudetto del ’74, Vincenzo D’amico è deceduto.
“Vincenzino” 68 anni, un altro degli eroi dello scudetto 1974, il più piccolino della banda Maestrelli, campione d’Italia a 19 anni, lazialità e dribbling irresistibili. Da due anni lottava contro un tumore che purtroppo ha preso il sopravvento. Era ricoverato da giorni al Policlinico Gemelli di Roma.
UNA VITA CON LA LAZIO NEL CUORE
Quella tra D’Amico e la Lazio è una storia d’amore meravigliosa degna di essere raccontata di generazione in generazione. Un’amore appartenuto ad un calcio dove c’era un vero attaccamento alla maglia, quando i soldi non riuscivano a sopraffare i sentimenti. Indimenticabile quando, dopo il passaggio al Torino, troppo dolorosa la lontananza da quei colori che tanto amava, implorò fortemente la dirigenza granata per lasciarlo tornare a casa. Non fa niente se la Lazio non era in Serie A, lui è voluto tornare ed esserne il capitano. Le 336 presenze ed i 49 gol in biancoceleste sono un dolce contorno. Una volta appesi gli scarpini al chiodo ha proseguito a lavorare nel mondo del calcio con una lunga carriera da opinionista tra radio romane e tv nazionali, il tutto senza mai dimenticare il suo amore per la Lazio. Un simbolo per tutte le generazioni, per questo il popolo biancoceleste non lo dimenticherà mai.
IL CORDOGLIO DELLA LAZIO
La Lazio immediatamente ha manifestato il suo cordoglio per la scomparsa del suo ex Campione:
“Il presidente Claudio Lotito e tutta la S.S. Lazio apprendono con estremo dolore e profonda commozione la notizia della scomparsa di Vincenzo D’Amico, protagonista indiscusso dello Scudetto 1973/74.
Leggenda biancoceleste e coraggioso capitano nei momenti difficili della Società, Vincenzino, come tanti lo hanno sempre continuato a chiamare, ha fatto innamorare i tifosi di diverse generazioni con le sue magie in campo e il suo infinito attaccamento alla maglia.
D’Amico ha giocato nella Lazio dal 1971 al 1980 e, dopo un anno al Torino, dal 1981 al 1986: mai ha fatto mancare passione, impegno e dedizione ai colori biancocelesti.
Il presidente Lotito, a nome di tutto il Club, rivolge alla sua famiglia e ai suoi cari le più sincere condoglianze.
Non ti dimenticheremo mai, Vincenzo!”