DIMARO (FLASHSPORT.EU) – E’ cominciato il nuovo ciclo in casa Napoli, targato Ancelotti, e dal ritiro di Dimaro queste le sue prime parole : “Ho accettato il Napoli perché ha creduto nelle mie capacità – sono le prime parole del tecnico -. Poi avevo voglia di tornare in Italia e ho trovato una società che ha voglia di crescere e da un punto di vista tecnico una squadra che mi soddisfa, con una filosofia di gioco molto vicina alle mie idee. Accetto questa sfida con molto entusiasmo. Non c’è solo la Juve, il calcio italiano ha mostrato molta incertezza, s’è deciso nelle ultime gare. Noi dobbiamo fare la nostra strada. Non siamo qui per pettinare le bambole, siamo qui per vincere, si parte per vincere, a nessuno piace arrivare secondi, poi la stagione dirà cosa abbiamo meritato. Voglio rendere la squadra competitiva in tutte le competizioni e su tutti i fronti il più a lungo possibile. Se siamo dentro a tutte le competizioni a marzo/aprile, poi faremo i conti. La squadra l’anno scorso ha fatto 91 punti, un campionato straordinario, ma si può vincere pure a 85, non è detto… Il Napoli ha fatto il massimo ed è quello che vogliamo fare anche noi”.
Naturalmente non poteva mancare un accenno sull’acquisto della storia da parte della Juve per il neo arrivato Cristiano Ronaldo, allenato proprio da Ancelotti ai tempi di Madrid: “Conosco molto bene Cristiano, è forse il migliore giocatore al mondo. Casualmente arrivo in Italia nell’anno in cui arriva anche lui, ma il calcio italiano trae sicuramente vantaggio da questo, e non solo la Juventus, ma tutte le squadre. Per noi sarà una motivazione in più rivaleggiare con loro fino alla fine”.
Il tecnico fa il punto su Mertens: “Non credo possa fare l’ala, ma ha qualità per giocare anche tra le linee senza problemi. E’ un attaccante completo, da prima punta ero perplesso ma poi ha fatto 30 gol. Può giocare da punta, dietro la punta, poi come esterno ma non da ala perché come Insigne gioca bene tra le linee e va sfruttato lì”. Sui nuovi arrivi: “Meret è un talento e ha già fatto bene. Tecnicamente molto forte. Karnezis è esperto, lo aiuterà a crescere. Inglese ha fatto molto bene col Chievo, non è giovanissimo però ha potenzialità secondo me e Fabian è un giovane già completo, non può giocare davanti alla difesa ma gioca pure centro-destra essendo mancino. Verdi come Mertens è bravo a giocare nella trequarti, da quel punto di vista ho varie possibilità perché Callejon è formidabile da esterno, in profondità, meno tra le linee. Potrò variare l’atteggiamento tattico”.