ROMA – Sembra un’eternità ma sono passate solo poche settimane da quel Liverpool-Roma di Champions League che ha visto il lato più brutto del calcio internazionale per non dire ‘nostrano’. Il povero Sean Cox, brutalmente attaccato da 20 tifosi Romanisti si trova ancora in gravi condizioni in ospedale.
La famiglia, tramite il sito ufficiale dei Reds, ha voluto ringraziare tutti per il sostegno in questo momento di estrema dificoltà: “Siamo stati meravigliati dal sostegno che abbiamo ricevuto da quando Sean è stato gravemente ferito due settimane fa. Dallo splendido staff medico del Walton Center che continua a prendersi cura di Sean agli ufficiali altamente specializzati della polizia di Merseyside che ci hanno assistito dal momento in cui siamo arrivati: è stato un grande conforto sapere che siamo in buone mani. Non ci sono parole per descrivere la gratitudine che proviamo per la gente di Liverpool che ha preso la situazione di Sean così a cuore: questo fa capire perché questi posti hanno una meritata reputazione di generosità e solidarietà. Ogni giorno arrivano lettere e biglietti. Ognuno ci dimostra il proprio affetto e le offerte di sostegno che ci accompagnano ci hanno ricordato, anche nei momenti più bui, che non stiamo camminando da soli. Sean rimane in condizioni critiche ma è un combattente e questo, unito al supporto medico e spirituale che sta ricevendo, ci dà speranza nei nostri cuori e aspettiamo ardentemente il giorno in cui nostro marito, papà e fratello tornerà a casa a Dunboyne, così potremo essere come una famiglia. Nel frattempo, chiediamo che la nostra privacy continui ad essere rispettata e quando avremo notizie la condivideremo al momento opportuno. Fino ad allora, tutto ciò che possiamo fare è sperare e pregare per Sean sapendo che sta ricevendo le migliori cure possibili”.
Siamo vicini alla famiglia del povero Sean, ma diverse domande logorano il nostro pensiero: ‘Finisce tutto cosi? Che provvedimenti sono stati presi? Cosa ha fatto e cosa sta facendo la Uefa nei confronti di chi ha causato questa disgrazia?’ …e soprattutto, ‘Perchè non se ne parla più?’
Ci vantiamo di essere la nazione più attenta e più sensibile a certi episodi, ma dobbiamo essere più che sinceri nel denunciare che per QUESTA VICENDA, non è stato alzato il polverone mediatico utilizzato in altre situazioni. Solo pochi mesi, fu interrogato il parlamento italiano per la vicenda dei manichini davanti al Colosseo da parte di alcuni tifosi della Lazio, nello sfottò verso la Roma. Stesso discorso per la vicenda dei pochi adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma attaccati in Curva Sud. Testate giornalistiche, telegiornali, programmi tv e rotocalchi, hanno battuto le summenzionate notizie per ore ed ore, con collegamenti, interviste a politici, vip ecc…
Cosa più riprovevole, è aver etichettato certi comportamenti a chiunque tifasse Lazio. Ed ora? Dov’è quella stampa che tanto si era trasformata da Paladina della Giustizia contro certi comportamenti?
Fino a prova contraria è stata definita ‘Goliardia’, ma ora abbiamo un uomo in fin di vita, un papà che NON TORNERA’ mai come prima. Chi lo dice alla moglie, ai familiari tutti? Ma soprattutto, che segnale è stato dato dell’Italia conosciuta come il ‘Bel Paese’?
Diciamolo chiaramente : Quando la Politica abbraccia il Calcio (o meglio alcune squadre), il silenzio Deve farla da padrona! Anche la Stampa abbraccia questo metodo e ne siamo tutti consapevoli perchè viviamo in questo paese.
Il povero Saen Cox doveva e deve avere più rispetto e sarebbe etico e giusto continuare a denunciare certi comportamenti soprattutto per sensibilizzare ancor di più chi ama il calcio dai veri valori.
In questo momento molta Stampa Romana e in parte anche Italiana, sta cercando di soffocare la triste vicenda. I ben pensanti farebbero bene a riflettere….